Confindustria saluta con favore l'istituzione di una delega all'agroalimentare in Regione

“Sincero apprezzamento, vivo interesse e grandi aspettative”. Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, commenta così l’annuncio - da parte del neo eletto governatore Massimiliano Fedriga - di istituire una delega all’agroalimentare nella prossima Giunta regionale.

“Anche nel comparto agroalimentare – ricorda la presidente degli Industriali friulani - possiamo registrare imprese rilevanti con produzioni eccellenti, conosciute a livello nazionale e internazionale. Peraltro, sono i numeri che rappresentano l’intero comparto degli alimentari e delle bevande ad essere di per sé eloquenti e a testimoniare come queste filiere produttive costituiscano un settore chiave della nostra industria manifatturiera”.

Con i suoi 8.217 addetti e le 1.159 imprese al 31/12/2017, l’industria alimentare e bevande del Friuli Venezia Giulia rappresenta, rispettivamente, il 7,4% e il 9,5% del totale dell’industria manifatturiera regionale e pesa per il 7,5% del valore aggiunto manifatturiero regionale.

“Nel 2017, rispetto all’anno precedente - sottolinea Anna Mareschi Danieli - il comparto ha fatto registrare una crescita dell’indice della produzione del 4,7%, superiore a quello dell’industria manifatturiera, attestatosi allo 0,8%. Le esportazioni di prodotti alimentari hanno segnato nel 2017 un incremento del 5,3% rispetto al 2016, passando da 589 a 621 milioni di euro. In crescita del 3,6% anche l’export delle bevande, che aumentano da 133 a 138 milioni di euro”.

Il primo paese di destinazione delle esportazioni dell’intero comparto è la Germania, con 143 milioni di euro. L’intero comparto si posiziona, infine, ben oltre i livelli pre-crisi (621 milioni di euro nel 2017 contro i 503 milioni del 2007).

“Alla luce di queste evidenze, l’istituzione di una apposita delega all’agroalimentare – conclude la presidente di Confindustria Udine – appare non soltanto una scelta di buon senso, ma anche un’opportunità per sostenere una fetta della nostra economia in grado di contribuire positivamente alla ripresa economica in atto. Una scelta lungimirante, dunque, che ci aspettiamo possa produrre risultati concreti, con un contributo di confronto e di proposta che anche Confindustria sarà in grado di assicurare a chi si occuperà di questa materia”.