Per l’OCSE l’Italia è uno dei Paesi con la più alta percentuale di skill mismatch e si stima che, se riducessimo tale disallineamento tra le competenze, la produttività del lavoro in Italia crescerebbe del 10%.
Il database Excelsior mostra una discrepanza tra domanda e offerta di lavoro a gennaio 2018 in media al 25%. In crescita e decisamente consistente anche per alcuni profili di operai specializzati.
Confindustria evidenzia che ci sarà bisogno di 252mila lavoratori da impiegare entro il 2021 nei settori chiave della nostra manifattura, dalla meccanica alla chimica, al tessile, all’alimentare all’Ict. Si parla per il 60% di periti e laureati tecnico scientifici. Mancano poi diplomati ITS.
In questi ultimi anni, nonostante la crisi, si è rilevato che le aziende del territorio non riescono a trovare sul mercato abbastanza figure professionali con un istruzione tecnica. A questa necessità, si sommerà, in futuro, quella di inserire in azienda manager che possano sostituire quelli che nei prossimi anni andranno in pensione. Ci rendiamo conto, quindi, dell’importanza di monitorare le esigenze delle nostre aziende associate.
Per questo motivo Vi chiediamo di compilare e rinviarci all’indirizzo formazione@confindustria.ud.it il questionario in allegato alla presente circolare entro il 15 maggio 2018.
Tutte le informazioni raccolte saranno utilizzate esclusivamente in forma aggregata.
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