Confindustria Udine e Confindustria FVG, in collaborazione con la Confindustria nazionale, l’Ambasciata del Canada in Italia e l’Ice-Agenzia, organizzano per giovedì 16 novembre, con inizio alle ore 14.30, a palazzo Torriani, un seminario, a partecipazione libera, per spiegare nel dettaglio le potenzialità e l’operatività dell’accordo commerciale UE-Canada (CETA-The Comprehensive Economic and Trade Agreement), entrato in vigore, a titolo provvisorio, il 21 settembre scorso.
Il CETA è un accordo di libero scambio di ultima generazione che, oltre alla liberalizzazione dei beni, include anche quella di importanti settori dell’economia tra cui i servizi, gli investimenti, gli appalti pubblici (sia a livello federale che provinciale) e la tutela della proprietà intellettuale. In ogni caso, il principale punto di interesse per l’industria nazionale è l’abbattimento dei dazi import per oltre il 99% dei prodotti e l’eliminazione delle barriere non tariffarie. L’annullamento dei dazi, a carattere di reciprocità, riguarda la quasi totalità dei prodotti, con limitate eccezioni afferibili ad alcuni prodotti del settore agro-alimentare ed al settore automotive.
Il requisito per importare a dazio 0% è il rispetto delle regole di origine preferenziale (c.d. lavorazione sufficiente, secondo quanto stabilito dall’apposito protocollo di origine), che viene attestato tramite apposita dichiarazione in fattura (come già in vigore per la Corea del Sud; non è infatti previsto il certificato di circolazione Eur 1): la dichiarazione è libera per tutti gli esportatori fino al valore di 6.000 euro dei beni, solo dietro autorizzazione dell’amministrazione doganale per valori superiori (c.d. “esportatori autorizzati”, che dal 2018 dovranno essere inseriti nella banca dati REX).
Il programma del pomeriggio prevede, dopo l’introduzione ai lavori dei rappresentanti della Confindustria e dell’Ambasciata del Canada in Italia, gli interventi, in qualità di relatori, di Fulvio Liberatore, presidente di Easyfrontier, e, in video-conferenza, di Matteo Picariello, direttore di ICE Toronto.