“La filiera industriale c’è già e vive di mondo. Siamo pronti a cogliere le opportunità offerte, in proiezione futura, dal sistema portuale e logistico regionale, nell’ambito di un panorama del mercato globale che è in continua evoluzione”.
Queste le parole del presidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, intervenuto oggi, a Udine, a un dibattito sulle economie del territorio ospitato all’interno della Construction conference incentrata proprio sulle progettualità future nell’era della ri-globalizzazione, con un particolare focus sull’ecosistema infrastrutturale che individua nel progetto di Porto regione una chiave di successo per l’intera economia territoriale.
“Le filiere produttive del nostro territorio – ha affermato Tonon, nel corso del confronto moderato da Marco Panara al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, e il presidente della Cciaa di Udine, Giovanni Da Pozzo – presentano, nella loro composizione, la complessità di tutte le produzioni industriali. In più questa regione e la provincia di Udine hanno un alto tasso di propensione all’export che può solo essere rafforzato nella propria proiezione internazionale dalle opportunità infrastrutturali e logistiche che si stanno delineando. Guardiamo volentieri avanti, ma diciamo che la produzione industriale c’è ed è già presente. Lo conferma anche un'altra evidenza registrata dai dati congiunturali. Se è vero che esportiamo molto e che l’export cresce, è altrettanto vero che un più 32,5% sul fronte dell’import delle materie prime fotografato dall’ultima indagine congiunturale condotta dal nostro Ufficio studi, sta a testimoniare la nostra capacità di lavorare queste materie di prime sul territorio, creando valore aggiunto e alimentando ancora una volta il flusso delle merci sui mercati esteri”.
Ritornando al concetto di Porto regione e alla tema della cantieristica regionale, Tonon ha parlato “di un’enorme opportunità, all’interno di un territorio, quello del Friuli Venezia Giulia, in cui esistono fortunatamente tante economie, tra loro complementari”.
“Comporre tutti questi tasselli importanti che già esistono – ha concluso il presidente di Confindustria Udine – significa ragionare su un sistema complessivo capace di generare ulteriori benefici e creazione di valore per tutti. In questo contesto, le categorie economiche sono non da oggi impegnate concretamente, insieme alle istituzioni, per costruire progetti stabili che guardino al futuro”.