Giorgio Squinzi a palazzo Torriani
Quarant’anni dopo, l’impegno si rinnova. Oggi, il Presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi si è seduto accanto al Presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon nella sala del Consiglio di Largo Carlo Melzi 2, davanti ai membri del direttivo.
Come l'allora Presidente di Confindustria Gianni Agnelli, che l'11 maggio 1976 si recò nei centri industriali più colpiti manifestando la vicinanza dell'Associazione agli industriali friulani, oggi il Presidente Squinzi ha ricordato l'impegno di Confindustria nella ricostruzione post-terremoto, nell'accogliere l'invito dell'allora arcivescovo di Udine monsignor Battisti "prima le fabbriche, poi le case" e nell'appoggiare le istanze friulane del post terremoto, "com'erano, dov'erano”. Inoltre ha confermato il ruolo dell’Associazione, allora come oggi, a difesa della cultura di impresa e di mercato. “Un ruolo che abbiamo sempre vissuto e sentito – ha sottolineato Squinzi - per radicare l’importanza dell’industria come unico motore di benessere e sviluppo, per promuovere e ricercare soluzioni che rintraccino le condizioni di competitività necessarie per affrontare su basi solide i mercati e assicurare al territorio e la Paese stabilità e nuove opportunità di crescita e lavoro”.
Il Presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon ha ricordato come la determinazione che 40 anni fa gli imprenditori, insieme ai lavoratori e alle istituzioni, seguirono nel riattivare tempestivamente le fabbriche distrutte o danneggiate dal terremoto, non solo testimonia una pagina virtuosa della storia del Friuli, ma evidenzia un insieme di valori che ha preso vita in un momento particolare e che ci accompagna ancora. "Possiamo affermare - dichiara Tonon - che quel saper fare e la capacità di attuarlo esisteva allora, ci ha accompagnato nel periodo del terremoto e continua oggi. Sono gli stessi valori cui tante volte il nostro sistema fa riferimento quando, nonostante tutti i problemi e tutte le sfide, continua a guardare avanti. Questi valori sono ciò che veramente contraddistingue il Friuli". Un modello virtuoso riconosciuto anche dal Presidente Squinzi: "Ancora oggi si cita la gestione friulana del post terremoto come modello virtuoso, esempio di serietà, rapidità ed efficienza". Il tema della memoria storica è, per Tonon, importante nella misura in cui il ricordo è una condivisione di valori e di modelli di sviluppo.
"A Giorgio Squinzi - commenta Tonon - va il ringraziamento per aver voluto condividere questa parte della nostra storia, che non è solo memoria, ma che guarda al futuro. Con la sua presenza l’impegno comune si rinnova”.
Per Tonon, infatti, con la guida del Presidente Squinzi, Confindustria ha mantenuto ferma la direttrice della logica industriale puntando all’aumento della produttività e al taglio dei costi delle imprese, a dare liquidità all’economia, a rilanciare gli investimenti, a sostenere la coesione sociale, a semplificare la macchina amministrativa.
L’impegno condotto da Squinzi non senza sacrificio personale trova pieno riconoscimento tra gli industriali friulani che non possono che rivolgergli un grande ringraziamento nella convinzione che Confindustria sarà sempre capace di essere se stessa, nella valorizzazione del ruolo dell’imprenditore e della funzione dell’impresa nell’interesse del Paese.