“Eureka! Funziona”: oggi in Confindustria Udine la premiazione

UDINE, 15 APRILE 2025 - “Come diceva Einstein, la creatività è l'intelligenza di chi si diverte. Se la vediamo da questo punto di vista, ecco che anche noi adulti abbiamo qualcosa da imparare dai bambini che oggi sono nostri ospiti a palazzo Torriani”.

È uno dei passaggi dell’intervento di saluto di Davide Boeri, capogruppo delle Industrie Meccaniche di Confindustria Udine, per comprendere lo spirito con cui gli Industriali friulani continuano ad approcciarsi a “Eureka! Funziona”, l’iniziativa, giunta alla sua tredicesima edizione, ideata da Federmeccanica in collaborazione con il MIUR che l’Associazione, per la quinta volta, ha promosso nel territorio friulano, coinvolgendo quest’anno una quarantina di alunni delle classi terze e quarte della scuola primaria “Gianni Rodari” - Istituto Comprensivo I di Udine.

Boeri è intervenuto questa mattina a palazzo Torriani alle premiazioni dei migliori giocattoli creati dai piccoli inventori della Rodari che, partendo da un kit di materiale loro fornito, si sono cimentati nella costruzione di un giocattolo, avente per tema il magnetismo, che doveva avere quale unica caratteristica vincolante quella di essere mobile. Il kit era quindi composto da calamite, dischetti di metallo, assicelle di legno e altri materiali utili da assemblare per mettere in movimento le idee dei bambini.

In una competizione dove davvero alla fine tutti sono stati vincitori, la giuria, composta, oltre che da Davide Boeri, anche dal direttore generale di Confindustria Udine, Michele Nencioni, e dal docente e coordinatore Rapporti con il territorio dell’ISIS Arturo Malignani di Udine, Federico Busato

ha premiato come migliore invenzione, tra gli otto progetti presentati, “La casa di Kevin”, una casa in cui tutti i bambini del mondo vorrebbe abitare con tanto di mini-golf incorporato, realizzata dagli alunni della classe 4A del Rodari.

La motivazione della giuria è stata la seguente: “Gruppo affiatato capace di realizzare un gioco ben rifinito dimostrando ottima comprensione del concetto di magnetismo, tema principale del concorso. Il progetto che ha subito diverse evoluzioni in corso d’opera è stato sviluppato e realizzato egregiamente”.

Ai vincitori Boeri ha consegnato un premio di 400 euro, che potrà essere utilizzato dalla scuola per acquistare materiale didattico.

Menzioni speciali hanno ottenuto anche altri due giocattoli: “Vacanze sul ghiaccio a volontà” e “Lo stendipanni della nonna”, rispettivamente delle classi 3b e 4° del Rodari.

Tutti i partecipanti, cui è stata offerta nel corso della mattinata una merenda da Bouvard Italia spa di Fagagna, azienda associata a Confindustria Udine, hanno ricevuto pure un attestato di merito.

“Eureka! Funziona! – spiega Boeri - mira a sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica, come già avviene in numerosi Paesi europei, quali Finlandia, Germania, Francia e Olanda. Lo svolgimento delle attività di invenzione e progettazione consente agli alunni coinvolti di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale, le capacità manuali, l'attitudine al lavoro di gruppo e la creatività. I bambini hanno la possibilità di sviluppare un orientamento al problem solving, nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diverse materie di studio (dalla matematica al disegno, passando per l'italiano e le scienze) per concorrere alla realizzazione del prodotto finale. In questo modo sono messi nella condizione di apprendere attraverso il "cooperative learning" e il "learning by doing", metodologie didattiche che consentono di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche”.

“Quella di oggi – prosegue il capogruppo delle Meccaniche di Confindustria Udine - è un'occasione per fare un’esperienza di sintesi dello spirito industriale: sguardo rivolto al futuro, intraprendenza e soprattutto coraggio di costruire materialmente le idee. Di più: quella di oggi, tutto sommato, è anche una piccola replica di quello che accade nelle nostre aziende: ovvero darsi la libertà di mettere a frutto le conoscenze acquisite per trasformare in prodotti le ambizioni più audaci”.

In conclusione, Boeri ha riassunto i punti cardine del progetto: stimolare i ragazzi a capire il funzionamento delle cose che li circondano, sviluppare competenze di team working, e, ultimo, non in ordine di importanza, il fatto che bambini e bambine, maschi e femmine, hanno le medesime attitudini e gli stessi mezzi per realizzarle. “Abbiamo bisogno, allo stesso modo, di ragazzi e ragazze STEM – ribadisce Boeri -. Dobbiamo far sì che chi ha questi talenti possa coltivarli e possa farlo precocemente”.