Raccontare come l’Intelligenza artificiale può trasformare il mondo produttivo, educativo e sportivo, fornendo idee e soluzioni concrete per integrarla nelle organizzazioni: questo è stato il cuore del convegno “AI generativa per l’impresa: scopri le soluzioni Google cloud e i casi pratici”.
L’evento, organizzato questo pomeriggio nella torre di Santa Maria, è stato promosso dal Comitato Piccola Industria, dai Gruppi Telecomunicazione e Informatica e Terziario Avanzato, e dal Digital Innovation Hub di Confindustria Udine. Inserito nel ciclo di incontri “innovIAmo”, il convegno ha esplorato il ruolo sempre più cruciale dell’Intelligenza artificiale per il futuro delle imprese e l’innovazione del territorio.
Il benvenuto e l’introduzione ai lavori della giornata sono stati portati, per conto di Confindustria Udine, da Annalisa Paravano, vicepresidente e presidente Comitato Piccola industria, Cristian Feregotto, capogruppo Aziende telecomunicazione e informatica, e Mauro Pinto, capogruppo Aziende terziario avanzato.
"Con il secondo incontro di InnovIAmo - ha dichiarato in apertura Annalisa Paravano - ci addentriamo ancora di più nelle potenzialità concrete dell’IA, esplorando come questa tecnologia può supportare le Pmi del nostro territorio in aree cruciali come la personalizzazione del servizio, l’analisi predittiva e la sostenibilità. L'IA è una leva strategica per creare valore, ma solo se integrata con un approccio consapevole e orientato al futuro. In un mercato sempre più dinamico e competitivo, le imprese hanno bisogno di strumenti capaci di trasformare i dati in conoscenza e le idee in innovazione. Questi incontri sono un’occasione per comprendere meglio come far dialogare tecnologia e persone, con l’obiettivo di costruire aziende resilienti, pronte a crescere e a fare rete. È un viaggio che richiede visione e impegno, ma che può fare davvero la differenza. Insieme, possiamo cogliere questa opportunità per portare le nostre imprese oltre i confini del presente".
Dal canto suo, Cristian Feregotto ha ricordato come i principali vantaggi dell’AI generativa siano rappresentati da una riduzione di tempi e di costi in tutti i campi di applicazione. Citando poi i dati del recentissimo Gartner It Symposium Xpo tenutosi a Barcellona, Feregotto ha evidenziato come entro il 2026 il 75% delle aziende del Global 500 adotterà pratiche di decision intelligence. “Del resto, si stima che il mercato dell’AI generativa varrà 36,6 miliardi di dollari nel 2024, con la previsione a cinque anni di passare a 281.9 miliardi di dollari in virtù di un tasso di crescita annuale composto del 50.87 (Fonte: Mordor Intelligence)”.
Per Mauro Pinto “un elemento fondamentale che emerge da questa visione è la gestione strategica dei dati. Per sfruttare appieno il potenziale dell’IA, le imprese devono prima capire come raccogliere, organizzare e utilizzare i propri dati in modo efficace. I dati rappresentano il carburante dell’intelligenza artificiale: senza una base solida, le applicazioni rischiano di essere poco performanti o addirittura inefficaci. La sfida non è solo implementare l’IA, ma anche educare le Pmi all’importanza di una gestione dei dati accurata e conforme, permettendo loro di trasformare le informazioni disponibili in valore tangibile. L’IA non è solo tecnologia, è un nuovo modo di leggere e interpretare i dati aziendali per prendere decisioni più rapide e informate”.
Ha confermato Dino Feragotto, presidente del Digital Innovation Hub Udine: “L’IA porterà un cambiamento non solo tecnologico, ma pure filosofico nel modo di lavorare delle nostre aziende. Tuttavia, non si sono ancora comprese appieno le potenzialità dell’IA generativa, dal momento che in molti limitano lo sguardo alla sola Chat GPT, mentre invece l’applicazione dell’IA nei processi produttivi sarà molto diversa da quella di CHAT GPT. Bene fanno le aziende friulane a trovarsi preparate per tempo e le Associazioni di categoria e i DIH a promuovere incontri di approfondimento sull’argomento”.
Sono seguiti poi, coordinati da Mauro Pinto, gli interventi tecnici. Antonio Petrullo, account executive di Google Cloud, ha illustrato i principi per comprendere e adottare l’IA generativa, presentando esempi concreti di organizzazioni che utilizzano quella di Google Cloud, il cui accesso, per gli utenti italiani, è facilitato e reso più sicuro dalla presenza di due region di datacenter all’interno del confine nazionale, una a Milano, l’altra a Torino. Quindi Lorenzo Ridi, partner engineer di Google Cloud, ha esplorato le potenzialità di Gemini e Google Cloud, mentre Simon Criswick, chief didactic officer di My English School, ha spiegato, attraverso casi pratici, come l’IA generativa possa venire integrata in modo pratico e sostenibile in ambito educativo e formativo. “L’intelligenza artificiale – ha sottolineato Criswick - sta cambiando il modo in cui insegniamo e apprendiamo, offrendo strumenti utili per personalizzare l’istruzione e migliorare l’efficienza, rendendo l’apprendimento più accessibile e adattivo”.
Infine, Franco Collavino, direttore generale dell’Udinese Calcio, ha offerto una prospettiva interessante sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport: “Il calcio, come tutte le aziende - ha sottolineato -, ha davanti una grande sfida per fare un salto in avanti nel futuro. L’intelligenza artificiale, in ambiti come l’analisi dati e lo scouting, può dare un supporto importante nell’indicizzazione dei dati ed anche nella ricerca di soluzioni innovative. L’Udinese ha intrapreso questo percorso per mettere a sistema dati di allenamenti e gare e perfezionare ed ampliare il database del nostro scouting anche in sinergia con il Watford. Da club storicamente con Dna innovativo vogliamo sfruttare sempre meglio questo strumento”.
Il secondo appuntamento di innovIAmo è stato realizzato con il sostegno di beanTech, Eurosystem, Infostar, IopGroup, Lis Fadis, Multilink, NT Nuove Tecnologie, Nohup e Quin.