“Le sfide che abbiamo davanti sono enormi, ma l’Italia ha tutte le carte in regola per vincerle. Dobbiamo credere nelle nostre capacità, nel nostro capitale umano e nel ‘bello’ del nostro made in Italy, apprezzato in tutto il mondo”.
Con questo messaggio di fiducia Riccardo Di Stefano, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, si è rivolto ai colleghi friulani intervenendo all’assemblea pubblica dal titolo “Essere giovani imprenditori oggi: sfide e opportunità” del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine, tenutasi, lunedì 23 settembre, nella torre di Santa Maria, a Udine.
Di Stefano, nel suo intervento, ha tuttavia tracciato un quadro oggettivo delle difficoltà in cui si dibatte pure l’imprenditoria giovanile. “Il problema è che siamo pochi, il numero dei giovani imprenditori si è ridotto, e di molto. La demografia ci condanna e anche le percentuali di laureati ci pongono sotto la media europea. Se aggiungiamo una produttività ferma al palo e un carico fiscale ancora troppo elevato il quadro è allarmante. Lo scenario è dunque sempre più complesso e pure il report sulla competitività di Mario Draghi ha fotografato con realismo le sfide gigantesche che l’Unione Europea è chiamata ad affrontare se vuole garantirsi un futuro. Tutte sfide che riusciremo a vincere solo se l’Europa farà enormi passi avanti in termini di cooperazione e di condivisione di obiettivi”.
Durante l’indirizzo di saluto del presidente nazionale c’è stato poi anche lo spazio per un sincero plauso alla territoriale udinese, “un GGI sempre attivo e dinamico e dal numero degli iscritti in costante aumento. Non potevo non esserci a questa Assemblea dal titolo così interessante e stimolante. Oltre a tutto, la prima assemblea cui avevo partecipato appena assunta la carica di presidente nazionale fu proprio quella di Udine che coincideva con il debutto di Valentina Cancellier. Ora, che sono in scadenza di mandato, trovavo doveroso chiudere il cerchio presenziando ai lavori”.
All’Assemblea è intervenuta, portando i saluti istituzionali della Regione, anche l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, che ha ribadito come l'Amministrazione regionale sia al fianco dei giovani imprenditori “e lo ha fatto convintamente in questi sei anni di governo dimostrando un'attenzione particolare alle start up, agli strumenti innovativi di finanza, al sostegno all'imprenditoria giovanile anche per individuare soluzioni al problema della carenza di capitali. Il nostro è un territorio dinamico, reattivo ai cambiamenti, in cui proprio i giovani imprenditori hanno dimostrato capacità di innescare mutamenti positivi. Noi continuiamo ad investire in formazione, in strumenti finanziari con uno sguardo particolare a chi ha il coraggio di fare impresa e creare ricchezza e innovazione".
Zilli ha tra l’altro ricordato alcuni impegni che la Regione ha portato avanti in questi anni per sostenere l'economia rilevando, tra l'altro, che "l'Amministrazione regionale ha concesso in questi anni 44 milioni di euro di contributi a fondo perduto alle imprese a fronte di finanziamenti bancari od operazioni di locazione finanziaria per l'acquisizione di macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali d'impresa e ha stanziato quasi 47 milioni di euro di risorse proprie a sostegno delle imprese su vari canali contributivi". Tra questi ultimi canali finanziari ci sono i 7,7 milioni per stanziamenti a favore dell'imprenditoria giovanile; oltre 11 milioni per l'imprenditoria femminile, ulteriori 5,5 milioni al supporto manageriale delle Pmi e oltre 19 milioni all'internazionalizzazione delle imprese, cui si aggiungono 3 milioni di euro per l'innovazione. A queste risorse si aggiungono fondi Fesr per oltre 101 milioni di euro.
"I giovani imprenditori – ha osservato ancora Zilli - sono capaci, per formazione e competenze acquisite, di indicare alla Pubblica amministrazione esempi virtuosi di ricorso a strumenti di finanza innovativa e non è un caso se le start up innovative e giovani sono esponenzialmente superiori in Friuli Venezia Giulia rispetto alla media italiana".
È quindi seguita una tavola rotonda, moderata dalla giornalista e conduttrice televisiva Monica Bertarelli, cui hanno preso parte Giordano Riello, presidente di Nplus srl, Massimo Calzavara, ceo di Calzavara spa, e Mattiarmando Chiavegato, cofondatore di Akuis Tech srl.
“Noi non invecchiamo, lo facciamo quando non inseguiamo più i nostri ideali” è stata la premessa di Riello, che ha aggiunto che” l’Italia ha l’energia e l’entusiasmo per essere differente dalle altre nazioni. Abbiamo la capacità di fare le cose bene ed anche belle. Come azienda non abbiamo mai delocalizzato perché abbiamo creduto nel territorio così come il territorio ha sempre creduto in noi”.
Per Calzavara “la dimensione di piccola e media impresa che contraddistingue l’industria italiana ci rende vittima della necessità di dover crescere rapidamente e allora sì che entrano in gioco i finanziamenti. Un’azienda che, come la nostra, è passata da 100 a 150 persone alle volte si interroga su chi possa aiutarla. Servono politiche e contributi, magari piccoli, ma mirati”.
“Chi come noi ha iniziato da zero - ha raccontato Chiavegato- è partito da un garage senza capitali alle spalle. Le banche ci hanno aiutato perché c’era un business plan credibile”. Chiavegato ha poi ricordato che Akuis “si sta strutturando come una grande azienda. Abbiamo avuto tante offerte a trasferirci anche all’estero, ma la comunità locale tolmezzina ci ha trattenuto dandoci tutto il supporto necessario”.
Nel trarre le conclusioni dell’incontro la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine, Valentina Cancellier, ha rimarcato come “il progressivo invecchiamento della popolazione italiana e friulana si ripercuote in modo pesante sul sistema produttivo. Non solo per la carenza di manodopera spesso denunciata dalle imprese, ma anche per la carenza di nuovi imprenditori. Questo fenomeno rischia di compromettere la crescita del nostro sistema economico nei prossimi decenni. L’imprenditoria giovanile rappresenta un aspetto cruciale dell’economia di oggi con giovani talentuosi che portano innovazione e dinamicità al panorama imprenditoriale”.
“I giovani imprenditori delle nostre aziende – ha proseguito la presidente del GGI Udine - sono, infatti, agenti di cambiamento e di crescita: stimolano l’innovazione, contribuiscono alla competitività del mercato, creando così nuovi posti di lavoro. Attraverso la creatività, la passione e voglia di mettersi in gioco, i giovani imprenditori sono in grado di sviluppare soluzioni innovative per le sfide attuali, spingendo l’intero sistema economico”.
Cancellier ha quindi richiamato la necessità di diventare tutti più curiosi e creativi, ma soprattutto - per avere una visione più ampia del mercato e della concorrenza - diventa fondamentale frequentare colleghi imprenditori. Il confronto diventa un momento di scambio dove le azioni e le attività più virtuose possono essere prese da esempio e declinate all’interno della propria impresa. Lo stare insieme fa crescere, restare isolati è un forte limite, perché si rischia di non intercettare i cambiamenti”.