L’industria 5.0, che si basa sull’integrazione di tecnologie avanzate come l’Internet of Things (IoT), l’Intelligenza Artificiale (IA) e la robotica collaborativa (cobot), mira a creare ambienti di produzione, altamente digitalizzati, flessibili e attenti alla componente umana, in cui tecnologia e umanità si uniscono per il successo delle aziende manifatturiere.
Al fine di analizzare il tema sempre più attuale del rapporto uomo-robot, il Gruppo Terziario avanzato di Confindustria Udine ha promosso, in collaborazione con Confindustria Udine, il convegno dal titolo “Industria 5.0: un futuro collaborativo”, che avrà luogo giovedì 11 aprile, con inizio alle 17.30, nella Torre di Santa Maria a Udine.
L’incontro sarà aperto dai saluti di Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine. Quindi, introdotti e moderati da Mauro Pinto, capogruppo del Terziario Avanzato di Confindustria Udine, seguiranno gli interventi dei relatori. Sulle esperienze aziendali porteranno il loro contributo Gianfranco Ingenito, ceo di Sicurgroup srl, e Paolo Denti, ceo e founder di Oversonic Robotics, mentre Dario Mancini, ex direttore generale Waze per Google, parlerà delle nuove frontiere dei cobot. In chiusura, l’avvocato Luca Ponti, founder dello Studio Legale Ponti & Partners, approfondirà la tematica sotto il profilo umano e legale.
Il futuro che ci attende è prima di tutto una sfida culturale. Le frontiere dell’Industria 5.0 rappresentano infatti un nuovo paradigma per le industrie manifatturiere, che, per essere competitive, devono adattarsi ad un cambiamento trasversale e pervasivo in cui le acquisizioni di nuove conoscenze e competenze devono andare a braccetto con l’innovazione, la flessibilità e una mentalità sempre aperta al cambiamento continuo. La direzione è oramai tracciata: l’industria si sta muovendo verso un futuro sempre più collaborativo tra uomo e macchina.