Confindustria Udine è stata protagonista alla terza edizione del WAICF (World AI Cannes Festival), evento mondiale dedicato alle realtà che si occupano di Intelligenza artificiale e che si è concluso sabato 10 febbraio a Cannes.
Con il suo stand all’interno del Padiglione Italia e una delegazione di oltre 30 persone, nella quale erano presenti il DIH Udine, le imprese Alfa Sistemi, beanTech, Danieli Automation, Eurotech, Infostar, Insiel, LimaCorporate, Nt Nuove Tecnologie, Quin, Tecnest e VideoSystems e le startup innovative AI4IV, Evoseed, Friuldev e Showgroup e, per la prima volta, rappresentanti della Regione FVG, Confindustria Udine e le sue aziende associate hanno potuto mettere in vetrina la propria eccellenza tecnologica presentando innovazione concreta e nuovi prodotti. E a giudicare dall’affollamento dello stand – come testimoniano i presenti - possiamo dire che la loro offerta espositiva abbia suscitato grande interesse tra gli oltre 20mila visitatori del WAICF. Del resto, quello dell’intelligenza artificiale è un mercato in crescita esponenziale: secondo i dati dell'Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano in Italia, nel 2023, ha segnato un +52%, raggiungendo il valore di 760 milioni di euro.
“Con le imprese associate – evidenzia al riguardo la vicepresidente di Confindustria Anna Mareschi Danieli intervenuta oggi assieme a Lydia Alessio-Vernì, direttrice generale dall’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa della Regione FVG, al workshop dal titolo “FVG best place for artificial intelligence” organizzato appositamente nella kermesse di Cannes da Industriali friulani e Regione FVG - abbiamo voluto mettere in luce gli elementi di attrattività del FVG, raccontando perché questo territorio costituisce un ecosistema dell’innovazione all’avanguardia nel contesto nazionale ed europeo e illustrando quali sono gli strumenti regionali a sostegno degli investimenti innovativi”.
Nella tre giorni del WAIFC, i riflettori del Festival si sono accesi sulla delegazione friulana e su Anna Mareschi Danieli, membro del Comitato d’Onore della manifestazione, anche in altre occasioni. È stata infatti la stessa vicepresidente di Confindustria Udine ad inaugurare il Padiglione Italia insieme al console generale d’Italia a Nizza Emilio Lolli. “Siamo qui per il terzo anno consecutivo – ha rimarcato nel discorso pronunciato prima del taglio del nastro - e la presenza della nostra delegazione è sempre più nutrita perché essere presenti a questo evento rappresenta una preziosa opportunità di crescita e di confronto. La nostra grande sfida, oggi, è quella di affrontare con decisione le ‘twin revolutions’, vale dire la transizione digitale ed ecologica. Per farlo, dobbiamo sviluppare cultura, competenze e relazioni. La nostra presenza a Cannes, che con questo evento è il centro del mondo sulle tematiche dell’AI, va proprio in questa direzione”.
Mareschi Danieli è stata anche relatrice a due appuntamenti di punta del WAICF. Nel primo, un workshop dal titolo “How is AI reshaping the future of manufacturing?”, insieme a Jean-Bernard Hentz, industrial modelling and simulation expert di Airbus, e Peter Busch, global product owner DLT mobility di Bosch, dove la vicepresidente ha, tra l’altro, evidenziato come “l'intelligenza artificiale ha già sviluppato un impatto significativo sull'industria manifatturiera, volto a crescere in misura esponenziale nel prossimo futuro. L'intelligenza artificiale è destinata a collaborare con gli esseri umani – il cui ruolo resterà insostituibile - per rimodulare i processi operativi in modo più rapido ed efficiente, apportando sicuri benefici sul fronte della sostenibilità e migliorando i profitti. Inutile negare tutte le difficoltà che abbiamo davanti, ma il mondo può essere in costante e continuo miglioramento grazie alla tecnologia. Questo significa che dobbiamo mantenerne il controllo. Non si tratta di prevedere il futuro o di temerlo. Si tratta di dare forma al futuro. È questo che dobbiamo fare: sostenere l’innovazione, alimentare i progressi dell’IA in modo etico e riposizionare l’Europa come la potenza industriale che dovrebbe essere in questo mondo guidato dall’IA”.
Nel secondo workshop, dal titolo “Regulating the next industrial revolution. How to navigate the evolving landscape moving between risk-based approach, new legal rules, self regulations, international initiatives and ethical challenges”, insieme a Matteo Colombo, president ASSO DPO, Marta Colonna, general counsel PagoPA, Carmelo Fontana, Ai senior regional consultant Google, Nico Losito, vicepresidente IBM Technology Italia, Massimiliano Masnada, partner Hogan Lovells, Giuliano Noci, prorettore Politecnico Milano nonché membro del Comitato di coordinamento per le strategie nazionali sull'Intelligenza Artificiale della Presidenza del Consiglio, Edoardo Raffiotta, professore di Diritto costituzionale Università Milano Bicocca e membro del Comitato di coordinamento per le strategie nazionali sull'Intelligenza Artificiale della Presidenza del Consiglio, Brando Benifei, member of European Parliament e co-rapporteur of the AI Act, Marco Di Dio Roccazzella, general manager Jakala, Elisa Giomi, commissioner AGCOM, Massimiliano Pappalardo, partner Ughi e Nunziante, Domenica Lista, responsabile Organi sociali e governance – segretario CDA Leonardo, e Giuseppe Di Franco, group ceo Lutech, la vicepresidente di Confindustria Udine ha affrontato il tema della percezione diffusa che l’AI sia fenomeno cui sono connessi rischi specifici anche gravi. “Ne consegue - ha argomentato - l’esigenza di una regolamentazione che non deve portare ad una irragionevole contrazione degli sviluppi innovativi soprattutto nella manifattura”.
“Riteniamo - ha aggiunto - che una convivenza tra una legge specifica definita allo scopo di prevenire i reati e, comunque a limitarne la probabilità, ed un quadro di standard di riferimento del tipo ISO 14000 (Environmental Footprint) rappresenta senz’altro un buon compromesso.
L’industria ha la necessità di utilizzare i propri dati generati dai propri impianti per più ragioni e l’inserimento nel quadro normativo non deve rallentare i processi innovativi derivanti. Con riferimento agli standard e alle normative e certificazioni il sostegno all’innovazione nel campo dell’AI deve assolutamente essere incrementato, sostenuto e trasmesso tramite formazione perché è un elemento strategico di sostegno alla competitività nazionale ed europea”.
Bilancio del WAICF? “Un successo pieno – conclude Anna Mareschi Danieli -, anche a livello di relazioni con grandi player internazionali del settore, studiosi, ricercatori, economisti e altre imprese. Tra queste, anche numerose aziende italiane. Spicca, a tale riguardo, pure l’incontro tra la delegazione di Confindustria Udine con le territoriali di Piacenza e Trento in un’ottica di networking. Della serie: fare sistema, anche all’estero, è sempre una scelta vincente. E, comunque, questa è solo la terza edizione. Abbiamo grandi progetti in tasca per la prossima”.