“Momenti che contano”. È così che molti responsabili delle risorse umane in azienda chiamano l’Employee Journey. In sintesi, si tratta di tutti gli eventi, punti di contatto, traguardi e attività che i collaboratori sperimentano nel loro cammino insieme all’impresa in cui lavorano e che, se ben gestiti, possono creare attaccamento e partecipazione.
L’Employer Journey si snoda in alcune tappe fondamentali. La prima consiste nel recruiting, di cui bisogna considerare tempo, costi e qualità, compresa quella di annunci e colloqui. Si passa poi all’onboarding, quando l’imperativo diventa infondere entusiasmo per abbassare il famigerato tasso di turnover dei primi 90 giorni. Segue lo step dello sviluppo, che può includere cambi di ruolo, promozioni, progetti, valutazione delle performance, colloqui di carriera e momenti formativi. Poi si passa alla retention: in questa fase il dipendente è ormai completamente integrato e il problema diventa farlo corrispondere ai valori aziendali e mantenerne alti morale e motivazione, premiando ad esempio con flessibilità e tempo per lavorare su ciò che lo appassiona. Lo stadio finale è l’eventuale abbandono dell’impresa, di cui colloqui e questionari in uscita potranno valutare frequenza per area e motivazioni razionali ed emozionali.
Proprio all’innovazione dei processi in ambito HR per la metalmeccanica, in una fase nella quale le imprese faticano sempre di più a trovare i profili professionali che cercano, sarà dedicato un incontro-confronto aperto con le aziende del settore, promosso da Confindustria Udine e Cluster Comet, che si terrà mercoledì 29 novembre alle 17.30 a palazzo Torriani.
Dopo gli interventi introduttivi di Davide Boeri, capogruppo delle Industrie metalmeccaniche di Confindustria Udine e di Saverio Maisto, direttore del Cluster Comet, Michele Valerio di Eupragma affronterà il tema dell’Employee Journey, soffermandosi sugli strumenti utili per affrontare le attuali sfide nell’ambito delle risorse umane nel settore metalmeccanico.