"Eureka! Funziona!": la gara tra piccoli inventori oggi a palazzo Torriani

Eureka! Funziona! è un progetto che vuole far appassionare i giovani studenti alla cultura tecnica e scientifica e, auspicabilmente, anche far crescere gli imprenditori del domani. L’obiettivo è quello di sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica, come già avviene in numerosi Paesi europei, quali Finlandia, Germania, Francia e Olanda. Lo svolgimento delle attività di invenzione e progettazione consente infatti agli alunni coinvolti di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale, le capacità manuali, l'attitudine al lavoro di gruppo e la creatività”.

Parole del capogruppo Industrie Metalmeccaniche di Confindustria Udine, Davide Boeri, intervenuto questa mattina, a palazzo Torriani, alla premiazione dei migliori progetti di “Eureka! Funziona”, l’iniziativa ideata da Federmeccanica in collaborazione con il MIUR che Confindustria Udine, per la terza volta, ha promosso nel territorio friulano coinvolgendo 64 alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie Bearzi di Udine e Ospedaletto di Gemona.

Una gara per piccoli inventori, dunque, destinata ai bambini delle scuole elementari, i quali, partendo da un kit di materiale loro fornito, si sono cimentati nella costruzione di un giocattolo, avente per tema la pneumatica, che doveva avere quale unica caratteristica vincolante quella di essere mobile.

In una competizione dove davvero alla fine tutti sono stati vincitori, la giuria, composta oltre che dallo stesso Boeri anche dal direttore generale di Confindustria Udine, Michele Nencioni, che ha portato in apertura di evento i saluti dell’Associazione e del presidente Gianpietro Benedetti per questo appuntamento giunto ormai alla sua undicesima edizione, e dal professore dell’IT Malignani di Udine, Federico Busato, ha premiato come migliore invenzione, tra i 12 oggetti presentati, “Tutti al circo”, realizzata dagli alunni della 5°B della scuola primaria di Ospedaletto di Gemona. Il giocattolo vincitore è costituito da un tendone da circo con quattro attrazioni. Come si legge dal diario di bordo redatto dai bambini del gruppo ‘Quarzo rosa’, la prima attrazione è costituita da una fune sospesa che si muoverà in alto e in basso con la forza della pressione; la seconda è un omino su una piattaforma che vede passargli sopra la testa un tubo con acqua colorata; la terza è un equilibrio su un trapezio appeso al soffitto che si muove a colpi di dito; l’ultima è una maga che si muove come una bambola.

La motivazione della giuria è stata la seguente: “Progetto molto articolato con l’uso di molti materiali e con diverse opportunità di gioco. Molto buona l’applicazione del sistema pneumatico Ottima creatività progettuale documentata per ogni fase di lavorazione”.

Ai vincitori è stato consegnato un premio di 300 euro che potrà essere utilizzato per acquistare materiale didattico.

Menzioni speciali hanno ottenuto il Labirinto volante del Bearzi di Udine e Gimmy della primaria di Ospedaletto.

Tutti i partecipanti, cui è stata offerta nel corso della mattinata una merenda da Bouvard Italia spa di Fagagna, azienda associata a Confindustria Udine, hanno ricevuto anche un attestato di merito.

“Con il progetto ‘Eureka! Funziona!’ i bambini - spiega Boeri - hanno la possibilità di sviluppare un'attitudine al problem solving, nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diverse materie di studio (dalla matematica al disegno, passando per italiano e scienza) per concorrere alla realizzazione del prodotto finale. In questo modo vengono messi nella condizione di apprendere attraverso il "cooperative learning" e il "learning by doing", metodologie didattiche che consentono di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche. Ultimo, non in ordine di importanza, un altro aspetto: bambini e bambine, maschi e femmine, hanno le medesime attitudini e gli stessi mezzi per realizzarle. Abbiamo bisogno, allo stesso modo, di ragazzi e ragazze STEM. Dobbiamo far sì che chi ha questi talenti possa coltivarli e possa farlo precocemente. Basta guardarsi attorno per capire come questa sia un’esperienza ideale, utile a sostenere l’apprendimento e l’insegnamento in un contesto in cui esperimento, immaginazione, emozioni, autostima, conoscenze e abilità hanno tutte la medesima importanza e assicurano la gioia nell’imparare giocando”.

Il capogruppo delle Meccaniche di Confindustria Udine si è quindi soffermato nel suo intervento sugli obiettivi perseguiti dal progetto: ovvero, “stimolare i ragazzi a capire il funzionamento delle cose che li circondano; coltivare il desiderio di costruire, utilizzando la fantasia e investendo in creatività, quindi innovando; fornire un’opportunità di applicare le conoscenze acquisite a scuola e quindi di sviluppare le competenze; sperimentare un approccio interdisciplinare delle conoscenze acquisite: mentre si fanno i calcoli necessari per il disegno tecnico, si deve descrivere nel diario cosa si sta facendo; sviluppare competenze di team working, relazionali ed allo stesso tempo sviluppare il senso di responsabilità del proprio lavoro rispetto al gruppo ed al successo del lavoro del gruppo; fornire un’occasione in più alla scuola per praticare il cooperative learning e il learning by doing in alternativa alla tradizionale lezione frontale ed al trasferimento verbale delle conoscenze; fornire un’occasione ai ragazzi, che non faticano ad immaginarsi astronauti, esploratori o calciatori, di sperimentare quanto possa essere divertente fare l’inventore o l’ingegnere; capire concretamente cosa significa realizzare un prodotto e quante e quali competenze servano; infine, capire meglio le proprie naturali predisposizioni e avere un’idea dei ruoli professionali necessari in azienda”.