Confindustria Udine, insieme al suo Gruppo Giovani Imprenditori, abbraccia il mondo della pallacanestro femminile sottoscrivendo un’articolata convenzione con la Libertas Sporting Basket School ASD, formazione ai nastri di partenza del campionato di A2 della Lega Basket Italiana.
A siglare l’accordo questa mattina sono stati, per Confindustria Udine, la vicepresidente, Anna Mareschi Danieli, e la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Valentina Cancellier, e, per la Libertas Sporting Basket School ASD, il presidente Leonardo De Biase.
Condividendo entrambe le parti sottoscrittrici dell’intesa la necessità di sostenere una educazione imprenditoriale, istituzionale, sportiva e culturale volta a considerare la parità di genere come fattore trainante per la società nel suo complesso, gli industriali friulani e la Libertas Basket School hanno firmato una convenzione che vuole andare ben oltre il semplice patrocinio di Confindustria Udine alle attività della squadra di basket.
L’intesa infatti impegna l’Associazione Industriali friulana ad offrire alle atlete della Libertas Basket School Women APU, a titolo gratuito, corsi di formazione contenuti nel calendario e/o incontri formativi con testimoni del nostro tempo e ad offrire alle tesserate attività di orientamento formativo e tutoring nell’area STEM, finalizzati a stimolare e coltivare competenze attraverso un aggiornamento permanente, ad avere una visione aperta ai cambiamenti e pronta ad accogliere nuove sfide.
Per contro, la Libertas Sporting Basket parteciperà, tra l’altro, con le proprie giocatrici a incontri con imprenditrici e imprenditori aderenti al Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine e Confindustria FVG, portando testimonianze dirette e mettendo in luce i valori dello sport applicabili anche in contesti diversi, che si basano sulla collaborazione, sullo spirito di gruppo, la disciplina personale, il sacrificio, la condivisione, il rispetto delle regole, la tolleranza, l’inclusione.
“Questa convenzione – ha affermato Anna Mareschi Danieli - non è un passaggio formale, ma una reale e concreta opportunità per le giovani e per noi. Si rivolge, infatti, ad atlete e ragazze che dimostrano ogni giorno quell’attitudine al sacrificio e al rispetto delle regole, le famose soft skills, che sono sempre più necessarie al mondo d’oggi e rappresentano un reale potenziale inespresso del nostro Paese. Attraversiamo un periodo di risorse scarse, sia umane che reali. Ed è vitale, non solo per l’industria, ma per la sostenibilità sociale complessiva, che si possa colmare, sia quantitativamente che qualitativamente, il cronico disallineamento tra le competenze richieste dal mondo della produzione e quelle disponibili oggi sul mercato. Queste giovani hanno già manifestato attitudine al sacrificio, al rispetto delle regole e al gioco di squadra. Nostro compito è fare in modo che questo patrimonio possa portare a risultati di soddisfazione, sia per loro, sia per la competitività del nostro sistema Paese, indirizzandole quindi verso le materie STEM. Auspichiamo che questo primo passo possa creare il volano necessario a sviluppare ulteriori collaborazioni tra industria e mondo dello sport”.