Claudio Pantanali, presidente di Europrogetti srl di Udine, è stato riconfermato capogruppo del Terziario Avanzato di Confindustria Udine.
“Sono iscritto a Confindustria Udine oramai da vent’anni - ha detto Pantanali - perché ho sempre creduto nei valori e nell’importanza dell’associazionismo. Le basi sulle quali esso si fonda sono democrazia, partecipazione, autoorganizzazione e non sono finalizzate al profitto, ma al benessere e all’interesse pubblico; per questo credo che il suo sviluppo rappresenti un antidoto alla desertificazione sociale, culturale e democratica.
Oggi l’associazionismo è importante più che mai; ci troviamo in una fase storica in cui la logica dell’interesse abbassa gli standard politici e in cui la società civile ha dimenticato cosa voglia dire operare per un bene e una finalità comune, una problematica che non riguarda i semplici cittadini, ma anche gli Stati, con occhio rivolto alla situazione di stasi istituzionale e politica che sta attraversando l’UE”.
“Ma un’Associazione - ha aggiunto - ha però bisogno di partecipazione per la condivisione di stimoli, idee e percorsi; per ritrovare le relazioni con il nostro territorio. Un capogruppo funge da raccoglitore delle esigenze che gli associati possono, ma soprattutto devono esprimere. Per questo motivo, mai come in questo periodo, è necessario riaccendere lo spirito dell’associazionismo, facendosi avanti e stimolando iniziative e temi su cui confrontarci e dibattere. Questo è quello che chiedo ai miei colleghi che mi hanno riconfermato in nuovo mandato di cui sono onorato”.
Nella sua relazione, il capogruppo uscente Pantanali ha poi riassunto le anime di cui si compone il Gruppo. In tutto sono 119 aziende associate, di cui 20 operanti nell’ambito dell’economia, 11 nell’engineering, 50 nel management, 15 nel marketing e comunicazione, 7 nella sicurezza e vigilanza, 5 nelle prove ispezioni e tarature, 11 nel turismo, eventi e impianti sportivi.
Pantanali ha altresì ricordato come il Gruppo Terziario Avanzato di Confindustria Udine abbia aderito a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici per rappresentare il nostro territorio a livello nazionale. Stiamo parlando di un qualificato e competente comparto di supporto alle aziende del manifatturiero che ricomprende più di 900mila medie, piccole e micro-imprese in Italia, con oltre 2milioni e 300mila occupati, 274miliardi di fatturato e 110 miliardi di euro di valore aggiunto.
“L’economia digitale - ha sottolineato Pantanali - vale più del 15% del Pil mondiale: una grande sfida, ma anche una grande opportunità. Sul versante dell’innovazione digitale l’Italia è, purtroppo, ancora in ritardo. Servono politiche industriali che, oltre alla trasformazione digitale strutturale, comprendano lo sviluppo di un sistema ben più profondo che coinvolga in modo trasversale ed olistico tutte le attività delle nostre aziende.
Spesso le nostre aziende italiane interpretano ancora in maniera incompleta questa quarta rivoluzione industriale che non è solamente “digital divide o robotica” ma che include spesso la revisione dei processi e una nuova organizzazione aziendale. Risulta allora urgente un vero salto di paradigma qualitativo che veda le aziende del terziario avanzato - che offrono servizi ad alto valore aggiunto - sempre più integrate con i principale comparti produttivi in un quadro di sviluppo complessivo coerente.